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      L'obbligo stampato dee restare appresso di chi prenderà i tomi secondo andranno uscendo, e ne farà ricordanza in un libro dello stampatore, il quale non vuole la cura di trasmettergli. Sicché quando abbia ad esser quello che avrà a servirla in tale affare si compiaccia ordinarlomi acciò mi prenda l'obbligo ed i tomi stampati, che sono fin ad ora tre, ed a settembre fien quattro, ed il denaro potrà andarlo rimettendo qui a drittura senza altro circuito quando le piacerà. Mi prescriva però la maniera di mandarle i tomi, perché qui talvolta abbiamo commode occasioni per Genova a dirittura. Accludo a V. S. illustrissima un foglio d'avviso ritratto dallo stampatore per suo regolamento.
      Feci una lunga orazione al Parrino, ma come buon figlio d'un pertinacissimo padre, credo restasse più convinto che persuaso, mi disse già averle risposto ed averle accennati alcuni prezzi, ne' quali la priego non fermarsi così subito. Il Boccaccio si è ristampato, non si sa da chi, di soppiatto; quello che è certo non v'abbia parte Parrino. Il suo prezzo quando uscì furono due ducati di questa moneta, cioè quindeci paoli romani; ora è cresciuto quattro o cinque carlini, non è però arrivato a venti paoli romani. Il Gemelli si ristampa da Parrino, ma vi vorrà molto a terminarsi, perché o non è cominciata la stampa o sta in principio (che che egli ve ne abbia scritto), io le ne significherò a suo tempo il vero prezzo.
      Il signor Gioseffo Procuranti, suo e mio amico, è qui in Napoli di passaggio col figlio del signor conte di Sintzendorf in sommo credito e stima con titolo di compagno.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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