Pagina (91/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questo a chi lo esercita di persona rende un pingue frutto, autorità e decoro in quella provincia; ma non potendosi, o non volendosi esercitare di persona, come succede a me, si può sostituire un'altra; avendo l'espressa facoltà nel decreto di farlo, e lasciando al sostituto ogni provento, se ne ritrae, come per ragion d'affitto, una sufficiente annualità, la quale mi fanno sperare che non sarà meno di mille e cinquecento fiorini per ciascun anno. Voi vedete che la grazia è considerabile pel suo lucro; ma assicuratevi che l'onore, qual mi produce la maniera sollecita, affettuosa e clemente con cui il padrone si è degnato di conferirmela, sorpassa di gran lunga qualunque utile. Si è dichiarato alla pubblica tavola con uno de' consiglieri del Consiglio suddetto di voler ch'io l'avessi, ricordandosi delle mie fatiche e presenti e passate, ed è arrivato a dire ch'egli pretendeva questa grazia nel Consiglio per me e che per giustizia mi conveniva. Questa pubblica dimostranza di parzialità dell'augustissimo a mio favore ha fatto tale impressione che ieri, contro il solito, quando si pubblicò il decreto non vi fu alcuno dei consiglieri che ardisse di replicare una parola; ma parte dissero seccamente che si eseguisse, e parte uscirono nelle lodi della giustizia che il mio padron mi rendeva. Il più bello è che non mi sono prevaluto della minima raccomandazione per ottener simil grazia; onde la deggio interamente al gran cuore di Cesare, che Dio faccia vivere lungamente e sempre più fortunato e glorioso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Consiglio Consiglio Cesare Dio