Pagina (106/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Pe 'l di più provvedete voi come padrone ed erede a tutti quegli espedienti che richiederanno le occasioni e vi suggeriranno la vostra prudenza e necessità. Io sono in istato presentemente di non fissarmi a pensare come consigliarvi su i particolari della vostra condotta. Dico bene, che mi parrebbe che doveste vender tutto quello che non vi serve, per farne capitale, restringendovi in una casa più piccola.
      Io credo di non potervi dare testimonianze più sicure della mia amicizia e della mia confidenza in voi. Datemene voi altrettante della vostra corrispondenza, considerando i miei interessi come vostri ed il mio come vostro fratello. Non posso più scrivere. A mente più serena vi dirò qualche altro pensiero che possa venirmi. Intanto amatemi; consolatevi; e se posso io far altro per voi, siate sicuro che lo farò. Addio.
     
     
     
      74
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 13 marzo 1734.
     
      Nell'agitazione in cui sono per l'inaspettato colpo della morte della povera e generosa Marianna, io non ho forze per dilungarmi. Posso dirvi solo che il mio onore e la mia coscienza mi hanno persuaso a rinunciare in persona del signor Domenico di lei consorte l'eredità, per cui la medesima mi aveva nominato. Io son debitore al mondo di un gran disinganno; cioè che la mia amicizia per essa avesse fondamenti d'avarizia e d'interesse. Io non devo abusare della parzialità della povera defunta a danno del di lei marito; ed il Signore Iddio mi accrescerà per altre parti quello che io rinuncio per questa. Per la mia persona non ho bisogno di cosa alcuna; per la mia famiglia ho tanto in Roma, che potrò farla sussistere onestamente; e se Dio mi conserverà quello che ho in Napoli, darò altri segni dell'amor mio a' miei congiunti, ed a voi penserò seriamente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Marianna Domenico Signore Iddio Roma Dio Napoli