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      S. A. R., cioè il duca di Lorena, in testimonio dei suo gradimento mi ha regalato un anello formato d'un sol brillante, il di cui valore, secondo il voto degl'intelligenti, è quattro in cinque cento ungari. Distinzione grande, e perché eccede il mio merito, e perché nessuno de' miei antecessori in somiglianti occasioni hanno mai ricevuta cosa dagli sposi de' loro secoli.
      Che fa la signora Caterina? Riveritela umilmente in mio nome. Ho tanti debiti in materia di lettere, che non posso dilungarmi come vorrei. Lo farò bene un'altra volta. Amatemi intanto, comandatemi e credetemi.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 10 Marzo 1736.
     
      Mi piace che siate contento del mio Achille, e mi auguro che lo riguardino anche gli altri con occhio fraterno; ma di tanto non è facile lusingarsi. Io attribuisco l'esito felice di questo dramma in Vienna alla compassione delle angustie dell'autore obbligato a scriverlo in diciotto giorni e mezzo; e poi all'esattezza con cui è stata rappresentata la parte di Achille da un soprano chiamato Felice Salimbeni, il quale ha portato tutto il peso dell'opera. La parte è fatta per lui; io l'ho per mio interesse istruito con molta fatica; ed egli è riuscito a segno, che son persuaso che in nessun luogo, dove egli non sia, questo dramma farà lo strepito che dovrebbe fare. Se fosse facile ch'egli ottenesse licenza per una stagione, il procurar d'averlo sarebbe un util consiglio da dare a qualche amico regolatore di cotesti teatri romani.
      Voi vedete da qual nebbia sono circondate per noi le cose pubbliche.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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