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      Nell'ordinario scorso scrissi una lettera all'Eminentissimo Gentili, l'inclusi al signor Domenico, ma mi dimenticai una e forse la miglior circostanza. Sento che sia segretario di cotesto cardinale il signor abate Sciarpella che nel medesimo carattere ha servito qui il cardinal Grimaldi d'onorata memoria. Questi è uomo degnissimo, non solo in ciò che professa, ma per la probità ed ottimo cuore, onde ha lasciato questo paese pieno d'amore e di stima per lui. Questi potrebbe essere ottimo ed efficace mezzo per ravvivare nel cardinal suo padrone la propensione che ha sempre dimostrata di favorirmi nelle opportunità. Andate da lui a nome mio, riveritelo, ricordategli la servitù mia, esponetegli la vergognosa tempesta che muove all'onor mio ed alla memoria di chi non lo merita o il falso zelo, o l'avarizia, o la malignità altrui; insinuategli che, se non si sopprime sollecitamente questa lite, comunque finisca, non si può trattar senza svantaggio del mio nome. Qualche valido ufficio del cardinal suddetto col cardinal protettore del luogo pio potrebbe produrre questo buon effetto; infine rappresentategli l'estrema mia agitazione per questa persecuzione indegna, ed offeritegli a mio nome, oltre una eterna gratitudine, qualunque contraccambio di cui possa esser capace la limitata mia abilità. Egli può darvi aiuto e consiglio, onde non lo trascurate. - Ho risposto ad una lettera di Pietro Leoni il qual si lagnava di non aver avute le ultime due opere da voi, e gli ho risposto che io non me ne mischiava; ed in quanto alla seconda parte della sua lettera, nella qual dice che teme di non essere assistito nella ristampa che medita di tutte le opere mie, l'ho assicurato che lo sarà, quando voglia farla in maniera che non mi faccia vergogna.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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