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      Il signor Peroni potrebbe mettere in esecuzione il nostro progetto con far vedere ch'egli in avvenire gli avanza di settimana in settimana, o di giorno in giorno il bisognevole per sostenersi, senza mia approvazione: mi spiegherò meglio: ei deve mostrare ch'io non sappia l'anticipazione della mesata d'ottobre e che non abbia ordine di dare altro denaro sino all'anno nuovo. Onde se intanto bisognasse, come bisognerà o in novembre o in dicembre, somministrar di che vivere, dica di somministrarlo di proprio pericolo e senza mia saputa, e con queste circostanze introduca il costume di dargli in quattro o più volte quello che gli dava in un mese. Forse mio padre per tenermi celato questo suo debito sarà contento del nuovo regolamento e mi lascerà in pace: che è l'unico ormai dei miei voti. Oh poveo Peroni! che colpa ha egli mai commessa ch'abbia ad entrare a parte ne' miei malanni! Pregatelo di compatirmi, e di credere che io ho veramente rossore d'essergli così di peso. State sano, conservatevi e credetemi il vostro.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 23 Novembre 1737.
     
      Dalla vostra gratissima de' 9 del corrente concepisco speranza che la generosità di nostro padre soffra qualche ritegno: me ne rallegro, ma vi raccomando di non usare asprezza. Questa non istà bene a noi trattando seco, ancorché la sua condotta la meritasse. Ed oltre a ciò poche volte questa strada è giovevole. La durezza delle maniere si soffre di mal animo da' superiori; or pensate qual senso debba fare quando venga da un inferiore.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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