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      Per mio costume sono stato sempre poco sensibile ad altre persuasioni; e se ora lo divenissi, farei troppo torto alla munificenza augustissima della quale già da nove anni godo immeritevolmente gli effetti. Spiacemi che le continue occupazioni del mio impiego non mi lascino tempo per intraprendere questa fatica di cui sarei con molta ragione superbo. Mi consolerò intanto coll'acquisto dell'amicizia sua. Ed augurandomi occasioni per contraccambiarla, invariabilmente mi dico.
     
     
     
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      AI SIGNORI DEL MAGISTRATO DI ASSISI.
     
      Vienna 22 Novembre 1738.
     
      Non intraprendo ad esprimere alle SS. VV. illustrissime gli effetti cagionati nell'animo mio dall'umanissimo foglio con cui mi accertano d'esser io stato ammesso a codesta nobile cittadinanza. Il proprio valore di così prezioso dono, la volontaria liberalità che me ne fa degno, la pubblica cura nell'avvertirmene, e la comune approvazione di cui m'assicurano, sono tutti motivi per me di contento, di gratitudine, di rossore e di tenerezza, tanto efficaci a confondermi quanto difficili a spiegarsi. Voglia il Cielo che raddoppiandosi a così onorato stimolo quel desiderio di gloria che fin ad ora ho nudrito mi avvalori all'acquisto di meriti corrispondenti al premio che li ha precorsi, e che la memoria della mia riconoscenza non s'estingua co' giorni miei. Non credano le SS. VV. illustrissime punto discorde da tali sensi l'umile e sincero rendimento di grazie ch'io faccio loro. Si degnino di pubblicarlo; e, cominciando ad esercitare il dritto da esse sopra di me novellamente acquistato, mi somministrino occasioni onde manifestar con l'opere la somma venerazione ed il profondo rispetto con cui sono e sarò sempre.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Novembre Cielo