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      A N. N. - FIRENZE
     
      Vienna ... [Novembre] 1738.
     
      Non è facile che io spieghi a V. S. illustrissima se con maggior confusione o piacere sia stato da me ricevuto l'avviso d'essere io già divenuto parte di cotesta da me venerata adunanza; onore così poco da me preveduto che meritato. Per isfogo almeno della mia impaziente gratitudine, mi studierò quindi innanzi d'esser più rigido censore di me di quello che per avventura non sono stato finora, onde non abbiano ad arrossire i miei riguardevoli compagni in premio della loro, a mio favore, troppo generosa condiscendenza.
      Ella mi ha procurato così distinto vantaggio; compisca l'opera riportando a cotesta illustre assemblea gli umili e veraci sentimenti della mia ossequiosa riconoscenza, rivestiti di quella felice eloquenza di cui ha saputo adornare la sua obbligantissima lettera, nella quale la leggiadra novità delle lodi mi raddolcisce il rimorso di non meritarle; tanto più che in rileggendo quello ch'ella asserisce che io faccio, utilmente comprendo quello che far dovrei.
      Avrei mandati in risposta i miei ringraziamenti raccolti in qualche componimento poetico; ma l'esecuzione dei comandi del mio augustissimo padrone mi occupa presentemente a tal segno che temo di dover sentire la mancanza anche de' pochi momenti che impiego nello scrivere questa lettera.
      Il plico che V. S. illustrissima dovrà trasmettermi, potrà, se così le piace, indirizzarlo a Venezia coll'occasione d'alcuna persona che parta da Firenze a quella volta, e farlo colà consegnare al signor Giuseppe Bettinelli libraio in Merceria.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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