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      Attenda ella intanto ad onorar la nostra Italia con le gloriose sue applicazioni, si compiaccia d'indirizzare al signor vicario Damiani l'acclusa risposta, mi onori de' venerati suoi comandi, e mi creda pieno di stima e d'ossequio.
     
     
     
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      A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
     
      Czakathurn 9 Marzo 1742.
     
      Per mezzo del degnissimo nostro signor Gori ricevo con infinito piacere una lettera di V. S. illustrissima scritta da Pescia nel 29 gennaio, del medesimo cortese obbligantissimo stile che caratterizza invariabilmente tutte le sue. Questa, oltre l'avermi consolato con una gentil riprova della sua stimabilissima ricordanza, mi sollecita altresì con le lodi d'un fratello da me molto amato e a favore del quale, dubitando della parzialità del mio giudizio, sono oltremodo contento che si raccolgano voti del peso di quelli di V. S. illustrissima, che così favorevolmente ne sente. Le rendo dunque vivissime grazie dell'attentissima cura che s'è piaciuta di mostrare nel congratularsene meco, ed auguro al mio fratello facoltà e cognizioni onde meritare una sì desiderabile approvazione.
      Sarei già in Vienna, siccome ella saggiamente argomentava, se i moti delle truppe prussiane, troppo vicini a quella dominante, non avessero sospesa la mia, per altro già risoluta, partenza da questa segregazione de' viventi, sino almeno a scorger più chiaro il disegno de' nemici, per non trovarmi forse di bel nuovo fra quella confusione onde fuggii nello scorso settembre con tanto di disagio e di danno. Mi congratulo seco e della sua permanenza in cotesta città, e del grand'acquisto che farà nella persona del nuovo vescovo, adornato, come ella asserisce, di qualità così stimabili.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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