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      Io ho sentito nel più vivo dell'anima la perdita della vicinanza di un così degno ministro. L'amicizia ch'egli ha mostrata per me era il più gran sollievo in tutte le mie avversità. Amatelo, veneratelo e frequentatelo per me, troverete in lui, oltre infinite altre belle qualità, il più bel cuore che possa mai desiderarsi ed un'avidità d'esser utile a chi ricorre a lui che giunge quasi al difetto. Oh che difetto invidiabile! Non so s'egli potrà giovarvi in qualche cosa, ma so che avrete il piacere di conoscere evidentemente ch'egli non risparmia incomodo per far bene. Egli sa che voi esercitate in Roma la professione d'avvocato, e dall'annessa replica ch'egli ha fatto all'ultima mia lettera potrete dedurre come egli pensi sopra di voi.
      Tutto ciò che gli direte dell'eterna mia gratitudine, del mio profondo rispetto e del riverente amore che conserverò tutta la mia vita per lui, sarà meno di quello che veracemente io sento e professo. A dispetto della rea stagione che a gran passi si va avvicinando io non solo non peggioro, ma, contando all'ingrosso, vado sempre guadagnando. Riverite a mio nome il nostro buon padre, baciategli per me la mano, pregatelo a benedirmi, salutate tutti di casa ed amate il vostro.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 27 Novembre 1745.
     
      Dalla amabilissima vostra del 13 del corrente sento con sommo contento il vantaggio che avete riportato dalla vostra villeggiatura, e desidero che vada aumentando a proporzione de' teneri voti miei. La mia non peggiora al peggiorar della stagione, e mi lascia essere nel commercio dei viventi, con la facoltà di trattarmi da sano dissimulando le vicende degli antichi incomodi che ricorrono di quando in quando.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Roma Novembre