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      Eccovi acclusa la lettera di ritorno del povero Gorani, che avete ragion di compiangere e per i meriti suoi e per l'amore che vi portava.
      Rispondo con questa a tre vostre lettere, che tutte fedelmente ho ricevuto. Vi assicuro del sommo aggradimento della degnissima contessa d'Althann alla vostra gentile memoria, ed abbracciandovi teneramente insieme col mio conte Canale, pieno di stima e di riconoscenza sono e sarò eternamente il vostro.
     
     
     
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      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 3 Dicembre 1746.
     
      Debitore di risposta alla gentilissima vostra replica del 5 del caduto, non ho coraggio di trascurarla, benché la folla importuna delle lettere inutili ed inevitabili non mi lasci oggi il tempo che vorrei per trattenermi con esso voi. È verissimo ch'io sono in Vienna, come vedete in fronte alla lettera, ma non è però vero ch'io vi sia ritornato imbalsamato, come voi mi augurate. Il perfido, nebbioso, umido e freddo ottobre mi defraudò di tutti i guadagni che aveva fatti nel settembre amenissimo. Onde, se non son tornate le terzane, si sono risvegliati gl'incomodi di stomaco e di testa, che mi fanno devotamente bestemmiare più di quello che per avventura non converrebbe ad un chierico qual son io. Credo che il nume vendicativo delle nozze mi punisca, come voi accennate, d'averlo così negletto. Ma non è oggimai più tempo di pensare a placarlo. Egli sdegna i tardi vóti de' miei pari, o non gli accetta che per loro castigo. Felice voi, che avete saputo destramente cogliere l'opportuna stagione per sacrificargli e scegliere una gentile ed indefessa sacerdotessa che vi dà così frequenti prove del gradimento del nume!


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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