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      Conservatevi ed amatemi, ch'io sarò sempre ad ogni prova.
     
      P. S. Il signor conte di Canale mi commette mille saluti per voi.
      In questo punto ricevo lettere di Napoli e di Roma, con dimande su la storia sparsa anche in quelle parti, della inventata ballerina. È per altro curioso il caso: per la rarità del medesimo, sono cominciato ad entrar in desiderio di sapere d'onde abbia mai potuto aver origine una favola che non ha né capo né coda né alcuno neppur remotissimo fondamento.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 29 Aprile 1747.
     
      Scrivo oggi (mosso dalla vostra del 15 del corrente) una lunghissima lettera al nostro povero padre nella quale con tutti i più teneri motivi lo supplico di rimettersi alla cura del nostro signor Perroni, scoprendogli candidamente le sue pazzie ed assicurandolo che questi a mio riguardo sarà medico amoroso e discreto. Se fa alcun effetto la mia lettera, procurate che il signor Peroni dolcemente lo secondi e procuri di divenir padrone dell'animo suo: in altro caso prendete insieme con lui que' partiti che la necessità del caso esige, non dimenticandovi mai de' doveri di figlio.
      In tanta lontananza io non posso prevedere ciò che sia più opportuno. Evitate particolarmente ch'egli nelle sue inconsulte agitazioni non intraprendesse per avventura, come fece quello di Napoli, il viaggio d'Allemagna. Egli difficilmente vi giungerebbe vivo, ed andrebbe intanto per fatto diffamandomi d'un delitto ch'io non posso rimproverarmi, ma che purtroppo da' malvagi che fanno il maggior numero sarebbe a mio svantaggio creduto.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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