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      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - DRESDA
     
      Vienna 10 Aprile 1748.
     
      Imitando il lodevole vostro laconismo, con le ragioni medesime che vi rendono breve, rispondo brevemente alla carissima vostra, del primo del corrente.
      A tenore degli ordini vostri ho consegnato io medesimo a madama Piani il prezzo del Boileau da voi per me sborsato. Abbiam fatta lunga e dolce commemorazione di voi; ed io ne sarei stato molto più contento se avessi ritrovata questa signora con la salute ch'ella merita. Ma, dopo qualche anno che non l'ho veduta, ho trovato ch'ella si risente come noi de' malanni dell'umanità.
      Caro amico, se non avete premura straordinaria, procurate di sciogliermi da cotesti signori Walther con buona grazia. Non faremmo cosa grande; e per cosa che non si distingua molto dall'ordinario non mi sento in umore di perder la mia tranquillità. Ho offerta da un celebre intagliator di rami di fare una ristampa, in gran quarto, in sei volumi, di tutte le opere mie, con più di cento figure dell'intera grandezza, oltre i fregi i finali e le lettere iniziali: non pretende da me che la correzione e qualche cosa d'inedito: e pure non posso risolvermi ancora a tirarmi addosso questo rompicapo. Se i signori Walther han veramente tentazione di stampar le opere mie, le ristampino col nome di Dio, e potran farlo senza essermi obbligati di nulla. Purché siano sufficientemente corrette, non vi perderanno il loro denaro. Ma non paiono assolutamente gente da pensare in grande e da comunicarmi la loro tentazione.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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