Pagina (349/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Eccovi aperto il mio cuore: per altro, se vi piace altrimenti, io non muto proposito; e rimarrò a quello che nelle antecedenti vi ho scritto.
      A cotesto eccellentissimo monsignor nunzio non trascurate di rinnovar la memoria della mia venerazione. E voi amatemi come io faccio, sicuro che troverete sempre in me il vostro costantissimo.
     
     
     
      281
     
      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 20 Aprile 1748.
     
      Oggi a gara di questa lettera parte alla volta di Torino il signor marchese della Rocca: vedremo chi giunge prima. Io non ho voluto darla a lui, perché abbiate due occasioni di ricordarvi di me. Egli vi dirà quanto io vi amo e vi stimo, e voi a lui quali tracce indelebili e di venerazione e d'amore abbia egli lasciate impresse nell'animo mio; e vi studierete di conservarlo nella benevola e parziale disposizione a mio riguardo, nella quale per mia buona sorte è partito, rinnovandogli di tempo in tempo le ossequiose proteste del mio rispetto.
      Rendete per me umilissime e vive grazie al degnissimo signor conte d'Ormea per la gentilissima sua reminiscenza, e ditegli che la nuova sua meritata graduazione mi somministra ragionevol motivo di congratularmi seco per lo splendore che portan seco onori di questa specie, ma molto più per la giustizia della real mano che gli dispensa.
      Avrei voluto secondare la vostra insinuazione a riguardo del suggerito sonetto, ma per questa volta le mie Muse aveano gli affetti isterici; onde vi si penserà quando saranno più trattabili.
      Non ho tempo di dilungarmi, scrivo in fretta ed in compagnia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Torino Rocca Ormea Muse