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      Se i miei malanni si raddolciscono in modo che mi riesca di scrivere il componimento che medito, voi, dopo l'esecuzione del mio dovere, sarete il primo mio pensiero. Ve lo giuro su l'altare dell'amicizia, deità invocata per tutto e rispettata pochissimo, ma della quale io spero che voi mi crediate divoto senza ipocrisia.
      Oh che superba arietta è quella che mi avete mandata! Se non me ne aveste confidato l'autore, io l'avrei riconosciuto in quei portamenti di voce che presentemente non son più alla moda fra i nuovi guastamestieri. Noi ce l'abbiam goduta in casa Althann più volte sufficientemente bene eseguita; ma questo balsamo ci avvelena con la riflessione che si accosta quasi all'impossibile la speranza di sentirla una volta nella sua perfezione in bocca del maestro de' maestri. La contessa d'Althann e tutta la sua compagnia oh quanto ha parlato di voi! e di quante commissioni son caricato! Figuratevi espressioni corrispondenti al vostro merito, poiché a volervele scrivere ci vorrebbe troppa carta.
      Veggo che non vi dimenticate nella vostra lettera del mio affare di Napoli, e ve ne sono grato; per altro le nostre operazioni procedono con una lentezza che non presagisce molto di buono. Ho preveduto la difficoltà dell'impresa a dispetto della giustizia che mi assiste, e se non foste voi il piloto di questa nave la darei per perduta. Basta, non vi disanimate nelle difficoltà, e ricordatevi che sudate per il vostro fedelissimo.
     
     
     
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      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
     
      Vienna 28 Giugno 1749.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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