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      Il di più produrrebbe un applauso al musico, e minori vantaggi all'amante.
      Il Jommelli è il miglior maestro ch'io conosca per le parole. Credetemi, io non ho parzialità. È vero il difetto delle repliche, ma è l'epidemia d'Italia, della quale si correggerà. Ha legati qualche volta i musici, ma non vi sono de' Farinelli all'arbitrio de' quali può ognuno abbandonarsi con sicurezza. Troverete in lui congiunte l'eccessiva abilità e la docilità senza eguale.
      Una schiera di dame, di cui porta la bandiera la nostra degnissima contessa d'Althann, vogliono ch'io vi parli di loro, che vi dica che v'amano, a dispetto del gran danno che ci avete fatto di non poter soffrire i cattivi vostri imitatori. Ma la materia sarebbe lunga, ed a me resta a pena il tempo per dirvi ch'io sono il vostro costantissimo.
     
     
     
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      AD ANTONIO CAMPAGNA - NAPOLI
     
      Vienna 31 Gennaio 1750.
     
      Bando in primo luogo alle cerimonie. Io vi do l'esempio, e vi prego di seguitarlo. Non rispondo al principio della carissima vostra del 17 decembre, perché la materia è troppo funesta: la ferita è così recente, che non soffre d'esser maneggiata. Poche perdite al mondo potevano succedermi delle quali io fossi meno capace di consolarmi. Sono sensibilissimo alla parziale vostra obbligantissima cura nell'offrirmi la continuazione della desiderabile vostra corrispondenza ed amicizia. Io l'accetto con piacere eguale alla premura con la quale l'avrei dimandata: e m'auguro che i vostri comandi mi somministrino occasioni di meritarla. Spero che di quando in quando vorrete onorarmi di vostre lettere, e ve ne prego.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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