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      AL SIGNOR ERCOLINI - DRESDA
     
      Vienna Gennaio 1750.
     
      Rispondo a due lettere scritte entrambe da voi sotto la medesima data del dì 29 dello scorso dicembre, una a vostro e l'altra a nome del carissimo signor Hasse, resami, insieme con gli esemplari trasmessi, da' diligentissimi signori Smitmer. Ringraziate per me il gentilissimo donatore, rallegratevi seco della superba sua musica, che da tutte le parti mi vien commendata, e abbracciatelo strettamente, quanto la discrezione permette nelle incomode circostanze in cui si trova. Or vegniamo alla vostra lettera.
      Voi siete il più barbaro, il più fiero, il più inumano di quanti ciclopi, antropofagi o lestrigoni ha mai inventati quel chiacchierone d'Omero. Oh Dio buono! Voi sapete più d'ogn'altro a quale stato mi ha ridotto l'impertinente delicatezza dei nervi miei, particolarmente a riguardo dello stomaco e della testa; voi siete testimonio del sensibile peggioramento che regolarmente io soffro ne' rigori della fredda stagione; voi non potete aver dimenticata la rispettosa passione con la quale vi ho tante e tante volte parlato di cotesta adorabile real famiglia, mia da sì lungo tempo clementissima protettrice; voi non ignorate l'ardente mio desiderio di vedermi una volta a' piedi di cotesto benefico sovrano, de' cui favorevoli reali influssi vanno già da molti anni superbi i miei scritti e io medesimo; e voi, consapevole di tutto ciò, in vece di risparmiarmi le pene di Tantalo, a cui morendo di sete non è permesso di bere, mi vantate la limpidezza dell'acqua, e me l'appressate barbaramente alle labbra.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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