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      .., ma questo parallelo anderebbe troppo in lungo: ho detto assai per convincervi...
     
     
     
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      AL BARONE WETZEL - DRESDA
     
      Vienna 14 Febbraio 1750.
     
      È un effetto poco comune della generosità dell'animo reale di cotesta ammirabile elettorale principessa la benignità con la quale ha sofferte le molte variazioni da me fatte nel suo Oratorio. Non si trova facilmente chi, con tanta buona fede, dimandi l'altrui giudizio su le produzioni del proprio ingegno, ed è questa una specie d'eroismo che per mio avviso non cede punto di merito a tante altre sue adorabili qualità.
      Lo scrivere le regole della poesia non è impresa d'una lettera; ve ne sono tanti libri alle stampe che basterebbero a seccar l'Oceano. Io non la consiglio assolutamente d'imbarcarsi in questo mare pedantesco, che la disgusterebbe troppo del Parnaso. Se i miei incomodi me ne lasceranno l'arbitrio, io accennerò per ubbidirla le principali massime ch'io dopo così lunga esperienza ho ritrovate infallibili. Intanto la via più sicura è legger i buoni, esaminarne l'artifizio, osservarne le bellezze e rendersi famigliare, con l'uso dello scrivere, l'imitazione di quelli. Per non violentare inutilmente la mia testa non sempre ubbidiente alla volontà, mi prevalerò del comodo che S. A. R. mi permette a riguardo dell'esame della pastorale. Vostra Eccellenza, come mediatore del grand'onore ch'io godo, me ne conservi lungamente il possesso, facendo, sempre che sia lecito, presente all'Altezza Sua il mio rispetto e la mia ammirazione; e mi creda intanto col dovuto ossequio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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