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      Or vi è gran probabilità che l'amico in Ispagna non abbia avuta questa attenzione. Io gli ho mandata una picciola memoria, ed un'altra ne invio a Vostra Eccellenza affinché se mai non le riuscisse difficile faccia supplire la mancanza nel memoriale che si trova costì prima che venga il caso della grazia. Già sa Vostra Eccellenza che le mie suppliche non vanno mai scompagnate dalle eccezioni di qualunque riguardo che non le secondi.
      I motivi di far riverenza a Vostra Eccellenza e quelli della salute sono molto efficaci a farmi pensare ad un viaggio: ma non così quelli de' miei interessi. Io son persuaso che la mia presenza non aggiungerebbe peso alla bilancia: ed ho tanta esperienza della fallacia delle più ridenti speranze, che tutte le cure che io impiego a secondar la gravidanza di queste sono più dirette a risparmiarmi la colpa de' loro aborti che ad assicurarmi il frutto de' parti loro. Il gusto del signor Amadori è secondo il cor mio; or pensi se mi piace raccomandato da Vostra Eccellenza. In camera già incontra assaissimo. Desidero che conservi in teatro l'acquistato.
      La signora Mingotti le presenterà una mia lettera. Non ho potuto negarla. Ne ho relazioni vantaggiosissime, e nelle poche ore ch'ella si è qui trattenuta ho concepito che potrà piacer molto, particolarmente in parte da uomo. Ma già ne ho scritto abbastanza nell'altra mia: e qui ho a pena spazio per dirle rispettosamente ch'io sono.
     
     
     
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      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
     
      Vienna 25 Marzo 1750.
     
      Non posso oggi aver tempo d'esser lungo, perché l'ho impiegato a servirvi.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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