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      ALLA CONTESSA DI SANGRO - NAPOLI
     
      Vienna 28 Marzo 1750.
     
      Poche cose al mondo possono consolarmi al segno che mi ha consolato il veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza del 22 di febbraro. Io era nella più dolorosa irresolutezza a suo riguardo che mai possa immaginarsi, non sapendo soffrire né l'impazienza di sapere alcuna novella dello stato de' suoi occhi, né l'idea d'una funesta risposta, che tremavo di procurarmi richiedendone. Lode al Cielo e grazie a Lei che mi hanno liberato di una situazione così violenta. Io non me ne congratulo meno con me medesimo che con l'Eccellenza Vostra, argomentando dal mio il sensibile piacere che deve aver ella provato dopo un così giusto spavento.
      Per me non credo che possa trovarsi acquisto capace di consolare al segno che l'avrà consolata la sicurezza d'avere evitata una sì gran perdita, e rispetto sempre più quel miserabile equilibrio e connessione co' quali ha proporzionati e congiunti la Provvidenza tutti i piaceri e gli affanni, di modo che si producono a vicenda, e gli uni sono misura degli altri. Desidero che non abbia per altro Vostra Eccellenza più motivo per un così violento piacere, ed ho nel merito della sua virtù solidissimi fondamenti onde sperarlo.
      L'eminentissimo Paolucci mi ordina con una sua lettera dell'11 del cadente di ripetere dalla signora marescialla di Königsegg alcune scritture di ragione del signor conte di Sangro: ed io l'ho ubbidito mediante una mia ricevuta che la signora marescialla ha di me richiesta in iscambio delle scritture suddette, delle quali le accludo inventario.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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