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      Lunedì mi fuggì di mente che secondo il nuovo regolamento era giorno di posta, onde trascurai di rispondere alla vostra del 10 del corrente, senza bisogno e senza volontà di dilazione. Il danno per altro non è grande, poiché non vi sono affari fra noi che possano risentirsi d'un così breve trasporto. È difficile di non ricadere in un abito contratto per tutto il corso della vita. Per me non è ora meno incomodo il destinare il lunedì alle funzioni del sabato di quello che sia l'accomodarmi a vivere in una terra divenuta bislunga, e schiacciata ne' poli fra le mani de' recenti astronomi, dopo aver sin qui passati i miei giorni sopra una terra rotonda.
      Subito che il signor d'Argenvillières mi avrà dato avviso di aver ricevuto il nuovo deposito procedente dall'esazioni di Napoli, ne registrerò la partita nel libro de' nostri conti. Intanto io credo che convenga riputar sincerissimo il signor Tenerelli su l'utile impiego degli annui dieci ducati di cui mi fa debitore; e quando non lo fosse, a che disputare senza speranza di convincere? Io presi avversione a questo puerile ed infelice mestiere, fin da quando si affaticavano a ficcarmi nel capo il carretto della Logica. Non vi sono novità intorno alla mia salute. Le sospiro felici della vostra ed abbracciandovi con la solita tenerezza sono il vostro.
     
     
     
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      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
     
      Vienna 4 Novembre 1750.
     
      Non so come possiate lagnarvi del mio silenzio, siccome per altro fate nella carissima vostra del 29 di settembre. Io non ho trascurato di rispondere ad ogni vostra lettera: non avrei potuto farlo in coscienza.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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