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      Presentemente senza trascurare il principale degli studi suoi attende al contrappunto ed al cembalo per rendersi padrone delle leggi dell'armonia e distinguersi dalla folla de' sonatori. Io l'amo come cosa della casa d'Althann, come giovane d'ottimo costume e di grandi speranze nel suo mestiere: aggiungete a questi motivi quelli di secondar le vostre premure, ed imaginatevi se può essermi indifferente il suo profitto, la sua condotta e la sua fortuna. Addio, conservatemi l'amor vostro e voi stesso, e credetemi costantemente.
     
     
     
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      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 3 Dicembre 1750.
     
      Avrei rossore del mio lungo silenzio con l'Eccellenza Vostra, s'io ne conoscessi rea la mia negligenza: ma, essendo questo uno de' dolorosi effetti delle incomode vicende di mia salute, me ne prometto dalla sua dichiarata parzialità più compatimento che rimproveri. Non è difficile il credermi innocente in una omissione in cui tutta la perdita è mia. I miei capricciosi affetti isterici (ché non saprei come altrimenti nominarli) all'arrivo della fredda stagione si sono rinvigoriti troppo più del mio bisogno. Gli acidi, i flati, gli stiramenti e mille altre barbare nazioni, delle quali ignoro i nomi e l'origine, hanno congiurato insieme contro la mia pazienza, la quale è stata assai vicina a perder le staffe. La sedizione non è ancora calmata, ma lascia qualche intervallo; di cui non posso meglio approfittarmi che ragionando con l'Eccellenza Vostra come la distanza permette.
      I pochi versi da me scritti per le serenissime arciduchesse sono rimasti sepolti nell'augustissimo gineceo, e non han più veduta la luce.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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