Pagina (631/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se la mia testa mi permettesse di scriver molto, questo sarebbe un capitolo eccessivamente diffuso. Lo sarà quando io possa: intanto assicuratevi ch'io non so dirvi se io ne son più contento o confuso. Spero che il signor marchese d'Enseñada, a cui vi prego di far presente il mio ossequioso rispetto, crederà questa verità, e che voi farete lo stesso.
      Mi scriveste tempo fa che in una fiasca di terra avrei trovata un'erba buona per il petto e diuretica. Or in vece d'erba io vi ho trovata una materia bianca come sapone, e non v'è in Vienna chi sappia dirmi che sia. Se volete che il dono non sia inutile, non vi dimenticate in risposta di scrivermi il nome, la virtù e la maniera di servirsi di tal materia; se pure nell'imballare non è succeduto costì qualche cambio di fiasca.
      La contessa d'Althann vi rende grazie del vasetto di tabacco; ma per mia fortuna è troppo buono per dame, onde servirà a me. Addio: avete fatto il secondo miracolo; me ne rallegro, e sono.
     
     
     
      458
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
     
      Vienna 6 Febbraio 1751.
     
      Vi scrivo due righe, valendomi del solito canale di Venezia per avvertirvi che fin da sabato passato consegnai la Didone accomodata e guarnita della richiesta licenza al signor don Antonio d'Azlor, perché egli mi disse avere un corriere pronto a partire, ed io credei ben fatto d'approfittarmi d'un'occasione che secondava la fretta che voi mostrate d'aver quest'opera. Sento con mio rammarico che il corriere non sia partito ancora, e non vorrei aver fatto male per troppa cura di far meglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Enseñada Vienna Althann Febbraio Venezia Didone Antonio Azlor