Pagina (643/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In secondo luogo le premure della Maestà della regina delle Spagne per una pensione ecclesiastica a mio favore non hanno né possono avere alcuna relazione con la confiscata percettorìa, poiché i beni ecclesiastici non possono essere né merce né prezzo di cosa alcuna: onde non dipende affatto dalla sorte del maneggio introdotto la grazia separatissima e di distintissima natura che la mia real protettrice intende di procurarmi da cotesto sovrano, il quale, secondo il tenore della risposta che accludo, è del medesimo generoso sentimento e non di quello del nostro cavalier Naselli. E finalmente Vostra Eccellenza può assicurar chicchesia che io non cerco se non che il mezzo d'evitar l'indigenza: e che, trovato per una strada, non penserò a valermi dell'altra. Quel luego della risposta di Napoli mi assicura che l'acqua è sincera nel suo fonte, ma temo che possa intorbidarsi in qualche canale, ed in tanta distanza non posso distinguere quale sia il pericoloso. Se paresse a Vostra Eccellenza di valersi del medesimo di cui si vale la Corte di Spagna cioè del signor duca di Losada, io lo crederei il meno dubbioso come già persuaso dal suo corrispondente. Nulla di meno mi rimetto alla sua parziale ed esperimentata prudenza. Consideri Vostra Eccellenza che, avendo io trovata fin ora chiusa la strada di Giustizia, ora mi si vorrebbe far vedere aperta solo per distornarmi da quella di grazia nella quale mi veggono inoltrato. Questo sarebbe un rimettere il mio affare ad calendas graecas, secondo il metodo d'un certo maestro di lingue di cui mi fu raccontata già molti anni sono in Napoli la piacevole disinvoltura.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Maestà Spagne Naselli Vostra Eccellenza Napoli Vostra Eccellenza Corte Spagna Losada Vostra Eccellenza Giustizia Napoli