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      Vienna 14 Giugno 1751.
     
      Ho aspettato finora i libri di cui nell'ultima vostra mi avvisate l'incamminamento, ma non vedendoli giungere non voglio differirvi la risposta che debbo alla medesima sul particolare del componimento che mi richiedete per una raccolta che costì si medita.
      Quand'io venni a farmi tedesco (che sono ormai venti e più anni) regnava in Italia l'epidemia delle raccolte poetiche: e l'onore ch'io godevo (molto più che il merito mio) mi suggeriva alla memoria di qualunque raccoglitore, non già cred'io come Metastasio, ma come poeta cesareo. Se io avessi voluto compiacere a tutti, non avrei fisicamente potuto: e se ne sarebbero con troppa mia vergogna risentiti gl'inevitabili lavori a' quali mi obbligava allora anche più frequentemente il mio impiego. Convenne dunque rinunciare (siccome costantemente ho fatto) a tutte le raccolte della terra, non eccettuando le richieste delle persone le più venerabili e più care. Voi vedete quanti nemici, ed a gran ragione, mi tirerebbe addosso la trasgressione di questa legge ch'io sono stato costretto d'impormi. Fate che ne rimangano persuasi cotesti degnissimi cavalieri, i quali come miei parziali rinunceranno volontieri al piccolissimo vantaggio che produrrebbe alla meditata raccolta un mio componimento, per non espormi al gravissimo danno che potrebbe cagionarmi la mia condiscendenza. Comandatemi e credetemi.
     
     
     
      485
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 21 Giugno 1751.
     
      Benché scarso di materia ed abbondante de' miei familiari tormenti isterici che riducono in troppo angusti limiti la mia facoltà di scrivere, non posso differir la risposta all'ultimo veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza degli 11 dello scorso maggio, né sospendere la mia giusta impazienza di renderle grazie delle continue prove ch'ella mi somministra della costante sua generosa parzialità: prove alle quali io dovrei essere per così lungo uso in qualche modo assuefatto; e pure mi riproducono sempre il piacere d'un nuovo acquisto.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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