Pagina (665/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mi dispiace il basso prezzo in cui si trovano i Pii ma non per questo io intendo di tenergli lungo tempo; o Cesare o Nicolò, o non bisognava vender nulla, o bisogna vender tutto.
      Io non voglio rimanere appiccato per i peli a cotesta vostra vacabilità. Onde non contate molto su la mia pazienza per aspettare il vantaggio di qualche miseria. Su le difficoltà d'impiegare il denaro in Roma comunico oggi le mie idee di nuovo al signor Argenvillières. Parlatene con lui e poi con me. Il Nido degli amori è mio miissimo: lo scrissi già fa due anni per ischerzo: e non vi ha che fare alcuna principessa. L'avergli voi negata la fede del battesimo è stiracchiatura da criminalista: addio, conservatevi e credetemi.
     
     
     
      491
     
      A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
     
      Vienna 1 Agosto 1751.
     
      Nella carissima vostra del 7 di luglio scorso trovo un bilancio de' nostri conti a tutto il passato giugno ed a tenore di quello vi ho dato debito del nuovo conto di scudi 1107: 561/2. Ho parimente ritrovato un istromento di cambio a mio favore col signor Angelo Pelliccioni di scudi 200 di capitale alla ragione del 3 e 20 per cento: e con l'attergazione abbondante, escogitata dalla vostra affettuosa provvidenza. In questa settimana in un'altra vostra del 17 del medesimo luglio trovo il vostro avviso del nuovo deposito fatto da mio fratello nella vostra cassa a credito mio il dì 15 di luglio prossimo passato di scudi 2410, prezzo del mio ufficio di maestro di registro venduto di mia commissione. Tutto è già nelle mie note, ma quello che registro con caratteri indelebili è il moltissimo ch'io devo alla vostra amicizia ed amore senza aver né facoltà né occasione di meritarlo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Pii Cesare Nicolò Roma Argenvillières Nido Agosto Angelo Pelliccioni