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      Poiché nessuna finora di tutte le opere mie è pervenuta alla felicità di questa, di riuscire uno spettacolo che in tutte le sue parti abbia uniti tutti i voti di tutti gli ordini di persone. Le scene, gli abiti, la musica, e sopra tutto l'incredibile eccellenza delle dame attrici, sono cornici che onorano a meraviglia il mio quadro, ed io son contentissimo di trovarmi in società d'applausi con così amabili compagni. Credo che sia inutile la formula dell'ordine che mi avete mandata: quella che avrete ricevuta suona lo stesso.
      Scrivo oggi al signor Argenvillières, e lo prego di nuovo a sollecitar le rimesse; abboccatevi con esso lui: e non dormite: questo non è accusarvi di sonnolenza ma premura di tenervi desto. Addio.
     
     
     
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      A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
     
      Vienna l5 Novembre 1751.
     
      Ricevo in questo ordinario per mezzo di mio fratello una minuta di vostro carattere dell'ordine ch'io dovrei fare per la rimessa de' noti scudi 5 mila e degli altri non ancor riuniti: vi rendo grazie della esemplare esattezza e bontà con la quale reggete la mia inesperienza. Considerate che cosa io penso della generosa fiducia che dimostrate offerendovi a sborsare tutta la somma di scudi prima ancora ch'io ne sia intieramente creditore nella vostra cassa. Io non intendo d'abusare sino a questo segno dell'amicizia, ma sento tutto il peso di cui mi carica la vostra parzialità, e vorrei esser in circostanze di contraccambiarla con altro che con le tante volte inutilmente replicate, ma sterili mie proteste.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Argenvillières Novembre