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      Vi scrissi l'ordinario scorso che non intendevo un periodo della vostra penultima lettera: oggi avvisandomi voi dello sbaglio, che era corso, mi fate insuperbire, e mi par già esser divenuto uomo d'affari. Oh andate ora a disprezzare i poeti, amico!
      Le Muse mi fanno molto le ritrose, onde convien che le corteggi più di quello che vorrei. Da qualche tempo in qua io son molto indifferente con coteste pettegole: ma ora che mi defraudano il tempo di trattenermi con esso voi, non le posso veder dipinte. Vi prego di non dirlo: che se il demonio facesse che il risapessero, mi tratterebbero peggio di quel che fanno. Addio, amico, di que' pochissimi che meritano questo bel nome. Io sono.
     
     
     
      548
     
      A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
     
      Vienna 7 Febbraio 1752.
     
      La carissima vostra del 22 dello scorso mi obbliga a scrivere a dispetto delle Muse. Ricevo in questa la cambiale di fiorini 1500, e ve ne darò credito in scudi 740 e baiocchi 64, secondo mi accennate e siccome ho fatto delle altre somme antecedenti.
      Voi siete al termine della amichevole opera vostra: or comincia la mia di rendervi le grazie dovute; ma sento ch'io non riescirò così bene come voi avete riescito. Oh povero me! Che farò mai, che dirò io mai per voi? Lasciate che intanto vi abbracci e mi confermi.
     
     
     
      549
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 14 Febbraio 1752.
     
      Alla vostra del 29 dello scorso mese si risponde con assicurarne l'arrivo. Il signor d'Argenvillières si è portato da buono ed abile amico. Io non saprei che fare per lui: se credete ch'io debba dare qualche segno palpabile della mia gratitudine, suggeritemene i limiti.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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