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      Voi conoscete l'impertinenza de' nervi della mia testa, e sapete s'io sono in istato di scriver lunghe filastrocche, onde come ragionar con voi in tanta distanza? E, ignorando il cammino che voi prendete, una mia suggestione che non si accordasse col vostro disegno sarebbe sufficiente a farvi ricominciare il lavoro e secondar la soverchia propensione, di cui vorrei piuttosto correggervi, di far sempre e disfare.
      Disegnate un tronco con pochi rami, affinché nell'esser rivestito di foglie non perda affatto la forma. Abbiate sempre innanzi gli occhi il vero, e potrete in ogni dubbio consigliarvi con la natura. Proponetevi una brevità eccessiva, se volete conseguirla tollerabile: le idee che occupano così picciolo spazio nella nostra mente, si dilatano portentosamente sul foglio. Quando avete risoluto, finite di dubitare, altrimenti non farete cammino, perderete sempre il buono cercando l'ottimo, vi stancherete senza profitto, si offuscherà il vostro discernimento, e vedrete meno di quello che vedreste quando non dubitate.
      Già la mia testa non mi permette d'andare innanzi, onde addio. Il signor conte di Canale qui presente vi saluta e vi desidera fortuna, e io sono.
     
     
     
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      A MARIA CARLOTTA HINDERER DI STEINHAUSEN - TROPPAU
     
      Vienna 5 Giugno 1752.
     
      Mi confonde e mi consola, ma non mi sorprende l'eccesso della vostra gentilezza. È questo il principal distintivo del vostro carattere: e ne fate pompa a mio vantaggio nella obbligante riconoscenza che protestate del povero dono dell'opera mia. Io comincio a stimarla perché v'è cara: e sento (detto così fra noi) che questa stima va degenerando in invidia.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Canale Giugno