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      La villeggiatura peraltro è stata la più allegra e la più numerosa di quante io ne ho passate in vent'anni in Moravia. Molte volte il vasto castello di Joslowitz, nonché quello di Frain, si è trovato angusto all'affluenza de' concorrenti.
      La Fogliazzi, subito ch'io son ritornato di campagna, è venuta a farmi visita. Ella mi pare degna d'accrescere il numero delle Grazie. Ho avuto bisogno di tutto lo stoicismo d'Epitteto per difendermi da' suoi lacci. Non le ho reso ancora la visita perché non mi fido ancora della mia vacillante filosofia. La renderò quando sentirò raffreddate le fiamme ch'ella ha lasciate nella mia camera. Tutti sono suoi parziali, senza che il ballo abbia ancora l'onore d'aver conferito a procurarle la pubblica propensione.
      Invidio il conte Bigli, adoro la bella pianta che gli ha prodotte sì rare frutta, e sono con la solita rispettosa tenerezza.
     
     
     
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      A FRANCESCO ALGAROTTI - BERLINO
     
      Vienna 8 Novembre 1752.
     
      Una delle molte cose che voi sapete ed io ignorava prima che voi me ne instruiste, è che in Vienna si fabbrichi cioccolato all'uso di Milano. È trovata verissima la notizia: ho fatto venire a me il Sala che è l'unico artefice di cotesta sorte di merce: me ne ho fatto lasciare un saggio: l'ho gustato e l'ho giudicato indegno delle Camenedi, non che della vostra Lesbia. Aggiungete che ne dimandava un tallero per ogni libbra di Milano; prezzo insopportabile. Un amico mosso a pietà di queste mie angustie, ch'io non taceva, si è offerto di farmi comparir valent'uomo, ed ha fatto fabbricare col suo il vostro cioccolato a tenore dell'istruzione.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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