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      Tutto l'inconveniente si ridurrebbe ad un onesto regalo da farsi al Bonno ancorché non piacesse la sua fatica: regalo per altro che non manderà in rovina la monarchia di Spagna, né farà tremare il gran cuore del mio gemello.
      Adesso che ho terminata la festa che mi stava sul cuore, penserò alla Licenza per la Semiramide, e all'aria che volete cambiata. Una cosa dopo l'altra. Intanto vi accludo la scena e il vestiario della Festa, per la quale vi avverto che sono necessarie alcune prove di recitativi, se volete che la cosa vada come deve andare.
      Orsù io non posso più scrivere. Subito che la Festa sarà finita e copiata farò il gran piego e procurerò che l'abbiate sollecitamente. Amatemi intanto quanto io sinceramente vi amo: se non ho incontrato il vostro genio gradite almeno la premura d'incontrarlo: e conservatevi al tenero vostro e costante.
     
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      AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
     
      Vienna 19 Marzo 1753.
     
      Dalla vostra trionfatrice d'Oloferne mi fu avanti ieri mandata una lettera tragicomica del mio impareggiabile Fracastoro: mista d'eroico, di giocoso e di pastorale a proporzione de' diversi materiali che la compongono, ed io le ho reso giustizia or seriamente riflettendo, or piacevolmente sogghignando, ed ammirando sempre l'enciclopedia dello scrittore. Mi raccomandate il signor Rocco Rosigni, che non ho ancora veduto ma che vedrò come è giusto ch'io vegga le vostre cose. Voi come sottile investigatore della natura conoscete perfettamente quanto sia angusta la sfera della mia attività; onde raccomandandomi alcuno, non posso temere che inganni la vostra aspettazione qualche nuovo argomento della mia inefficacia.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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