Pagina (829/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Onde in questa parte esigo da voi un'esattezza di amministrazione che non sia soggetta a rimproveri.
      A tutto dicembre 1752, così secondo la vostra lettera che secondo il vostro bilancio, rimango creditore di scudi 371 e bajocchi 58, e le mie note convengono perfettamente con le vostre partite. Vi compiacerete di conservar questo denaro appresso di voi per quelle spese che potranno occorrermi in Roma, o sino ad altra mia disposizione. Vi rendo grazie non meno di questi bilanci che della fede del deposito, che va nel conto nuovo di scudi 154 e 80, del quale vi ho dato debito.
      Il signor Pezzi ha desiderato di andar con qualche ministro imperiale per rendersi abile. M'è riuscito di farlo accettare dal conte Colloredo, ch'è Inviato in Inghilterra, con qualche piccolo vantaggio, e col consenso ed approvazione della Corte. Desidero che il viaggio gli sia profittevole. Intanto egli mi dice che la sua casa ha colà interessi, e che la sua persona non sarà colà inutile. Conservatevi e riamatemi, sicuro della costante e tenera stima del vostro.
     
     
     
      646
     
      A MARIA CARLOTTA HINDERER DI STEINHAUSEN - TROPPAU
     
      Vienna 28 Aprile 1753.
     
      Forse a quest'ora vi fa torto quel titolo di Mademoiselle. Se il santo imeneo ve ne ha già procurato un altro più corto io protesto contro la mia ignoranza e vi do ampia facoltà di cancellar quello che si trova ora in fronte a questa lettera, e di stamparvi a nome mio in lettere maiuscole quello di Madame.
      Potreste avere un poco di ragione condannando il mio silenzio, se non aveste fatta menzione del consiglio, che non so a qual fine inutilmente mi dimandaste.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Roma Pezzi Colloredo Inviato Inghilterra Corte Mademoiselle Madame