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      Il diciotto la Corte ritornerà a Laxemburg... Ma qual demonio gazzettista s'è oggi impadronito della mia penna? Perdonate questa involontaria loquacità, della quale faccio saldo proponimento di correggermi.
      La nostra degnissima signora contessa d'Althann è superba della vostra memoria e vi assicura della sua. Io abbraccio e riverisco il mio amabilissimo fra Lumaca, e con la solita ostinatissima rispettosa tenerezza sono.
     
     
     
      650
     
      AL PADRE CASTELLI - VENEZIA
     
      Vienna 12 Maggio 1753.
     
      Viva eternamente la musa fecondissima del mio caro padre Castelli, la quale a dispetto degli anni, de' disastri e delle barbare peregrinazioni adorna ancora la sua matura esperienza di tutte le grazie seduttrici della gioventù. Io me ne congratulo col felice autore, non solo come si suole co' padri sulle belle qualità de' loro figliuoli, ma perché dalla squisitezza delle frutta io argomento quanto sia vegeta ancora la pianta che le produce, alla quale auguro l'età delle querce e delle palme. Se la mia lira non fosse polverosa, fracassata e senza una maladetta corda, il suo bel sonetto avrebbe una risposta per le rime. Ma in vece d'arrossire per un cattivo sonetto, eleggo di sorbir pazientemente il titolo di svogliato e di neghittoso, protestando che non incorrerò in questa taccia quando si tratti di servire il mio amabilissimo padre Castelli, di cui pieno di vera e affettuosa stima costantemente mi dico.
     
     
     
      651
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 14 Maggio 1753.
     
      Colla vostra del 28 dello scorso aprile mi dimandate un'informazione, e c'impegnate la carità cristiana per ottenerla.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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