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      Tutti sanno, e noi più d'ogni altro, la scrupolosa delicatezza con la quale si pensa in Russia su la considerazione e i riguardi dovuti dagli esteri; e l'imperatore non vorrà mai col suo assenso dar motivo di credere ch'egli favorisca la deserzione d'un servitor della Russia.
      L'unico ma pericoloso modo di superar questa difficoltà sarebbe l'ottener dalla Russia una raccomandazione all'imperatore, asserendo nelle vostre istanze che voi disperate di ottener la necessaria licenza da Cesare di andare a servire un altro principe fintanto ch'egli vi crede servitore d'una Corte così amica come quella di Russia. Per far uso di questo mezzo conviene essere sicurissimo della condescendenza della Russia, poiché, mancando questa, la vostra sola istanza può togliervi e le sue benevolenze e la grazia del vostro sovrano senza darvi lo stabilimento di cui si tratta. Quando voi vi sentiate nell'animo vostro questa sicurezza, senza mistura di dubbio, potete scriver subito in Portogallo, secondo l'indirizzo che v'includo, affinché il signor Laugier, nelle cui mani è l'affare, procuri che siate atteso. Altra per altro terribile difficoltà, non potendosi onestamente pretendere che la Corte di Portogallo rimanga sprovveduta per tutto il lungo tempo che bisogna al vostro maneggio.
      Se poi credete la cosa (come cred'io) impraticabile, è bene che voi ignoriate quanto si è fatto, perché non vi sia mai attribuito a colpa un mio innocente pensiero.
      Credo così utile a voi questo silenzio, che ho incominciato a farne uso fin co' cavalieri vostri amici che sono in Vienna.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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