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      Amatemi e credetemi.
     
     
     
      667
     
      A GASPARO GOZZI - VENEZIA
     
      Vienna 4 Luglio 1753.
     
      Non abbisogna il signor Gozzi della parziale eloquenza degli amici per dare altrui piena contezza di se medesimo. La sua lettera, le opere sue, e la gentilissima cura di provvedermene non mi lasciano ignorare alcuno (per dir così) de' più minuti lineamenti del suo carattere. Mi congratulo con esso lui della colta e varia fecondità de' suoi talenti, e meco stesso d'un acquisto che aggiungerò alla ragione de' debiti miei col carissimo vostro signor Stelio Mastraca. Ed augurandomi facoltà onde assicurarlo della dovuta mia stima e della infinita mia riconoscenza mi dico.
     
     
     
      668
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 9 Luglio 1753.
     
      Mi obbliga, com'è giusto, la fraterna cura con la quale vi affaticate, nella vostra lettera del 25 di giugno, per rendermi tranquillo sul proposito del nostro buon vecchio. Io vel raccomando di nuovo, e riposo sulla vostra pietà non meno che su la vostra destrezza.
      Ho sentito parlare d'una nuova storia ecclesiastica che va pubblicando cotesto vostro padre Orsi, maestro del Sacro Palazzo. Desidererei sapere in che disegni egli distinguer la sua da tante che ve ne sono, in qual credito sia costì fra gli uomini di lettere, quanti volumi ne siano finora alla luce, la forma, il prezzo, e con più esattezza d'ogni altra cosa la qualità e la grandezza del carattere; perché, fatto economo de' capitali che mi rimangono, io non voglio affaticar gli occhi miei e non voglio accostumarli a quei soccorsi che insensibilmente gl'indeboliscono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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