Pagina (867/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Assaggiamo ogni dì con qual furoreSferzi la coda del leon nemèo.
     
      Che dite di questo squarcetto di poesia? Non merita la musica del signor Adolfati? E ben l'avrete a suo tempo, e farà la vostra delizia cantato da qualche sirena del Naviglio.
      Per non scriver nulla mi par d'aver scritto abbastanza. Abbraccio l'amabilissimo mio Lumaca, e sono con invariabile tenero rispetto.
     
     
     
      680
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 20 Agosto 1753.
     
      La vostra del 4 corrente è un panegirico del prezioso metallo di cui non mi pare che la filosofia abbia scemato punto lo splendore nell'animo vostro. Confesso che non esulto della vostra tenerezza per esso. L'avidità d'acquistarne non può essere eccessiva in chi ne misura il desiderio dal bisogno; siccome non può esser mai moderata in chi mette nell'ordine dei bisogni tutti i suoi desideri. Io non vi contrasto che l'oro è rimedio per molti mali; ma voi non potrete negarmi che sono infinitamente più numerosi quelli de' quali è cagione. Se voi avete qualche bisogno che meriti questo nome, senza circumlocuzioni retoriche spiegatevi alla spartana. Io non potrei far miglior uso del poco che avanza al mio necessario, che impiegarlo in supplemento di ciò che manca a' miei congiunti. Questo ho fatto sempre e farò sin che piacerà alla Provvidenza di darmene la facoltà; e l'usare artificio per persuadermelo è una specie d'ingiustizia oltraggiosa. Figuratevi che quest'omilia sia scritta per riempiere il foglio: ma anche della borra si può far uso. Addio, conservatemi riamatemi e credetemi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Adolfati Naviglio Lumaca Agosto Provvidenza