Pagina (881/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il Ciel mi guardi ch'egli soccomba alla tentazione di dedicarmi una delle sue leggiadre commedie: di quest'incensi sono in possesso ab immemorabili i luminosi figli della fortuna, fra' quali, non so se per parzialità o per oltraggio, non è piaciuto alla Provvidenza di collocarmi; e provveduto com'io sono, particolarmente su questo punto, di somma rassegnazione, arrossirei troppo della taccia d'usurpatore.
      Se vuole onorarmi oltre misura e pienamente contentarmi, mi conservi il gentilissimo signor Goldoni l'offerto preziosissimo dono dell'amor suo, e mi somministri in contraccambio co' suoi comandi le opportunità di dimostrargli la giusta ed ossequiosa stima con cui sono.
     
     
     
      696
     
      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 26 Novembre 1753.
     
      Ho trascurato di rispondere ad una vostra lettera. perché aspettavo il signor don Giuseppe Coriale, che mai non comparve. Nel tempo di cotesta aspettazione ho fatto alcune corse in Moravia, in Ungheria e nella nostra Austria, ed il suddetto prossimo non si vedeva. Finalmente, tre giorni sono, mi porta una seconda vostra lettera vieta e stantia: mi disse ch'egli non poteva eseguire personalmente la commissione, ma che avrebbe cercato chi si disimpegnasse per lui. Vi manderà un saggio dell'abilità del copista che ha trovato, ed attenderà le supreme risoluzioni del signor Rabi. Io gli ho offerto quello che potevo, e lo eseguirò perché l'ho promesso a voi che amo teneramente e giustamente stimo: per altro il signor Rabi non mi solletica.
      Ho fretta, onde addio. Amatemi, riverite la venerabile sacerdotessa con le sue dipendenze, e credetemi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Ciel Provvidenza Goldoni Novembre Giuseppe Coriale Moravia Ungheria Austria Rabi Rabi