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      Per consenso universale tutti i metalli ubbidiscono con docilità portentosa all'arte del signor Siriés, ed acquistano fra le sue mani quelle qualità che sono ad essi negate dalla natura. Mi obbligherebbe egli all'estremo illuminandomi sul mio bisogno, e pronunciando decisivamente s'egli creda possibile il fare una penna d'oro della grossezza delle più grandi di cigno, che unisca alla sua durevolezza gli altri vantaggi delle penne naturali. Io sento intanto diminuir sensibilmente l'odio mio con le penne in grazia dell'opportunità che mi somministrano d'offerir la servitù e l'amicizia mia al rinomatissimo signor Siries, di cui sono costantemente.
     
     
     
      787
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 11 Novembre 1754.
     
      Né pur oggi ho vostre lettere: dunque voi siete ancora in campagna. Vi perdono la parentesi, purché ne riportiate profitto. Oggi finalmente mi è stata recata a nome d'una società di cavalieri e letterati fiorentini una cassetta molto elegante, con otto medaglioni colà fatti ad onore e gloria mia, ed una lettera con cui mi si dedicano. Non ve ne faccio la descrizione, avendo voi veduta prima di me la medaglia. Senza affettar modestia, quest'onore mi par che pesi troppo sulle mie spalle. Addio. Io combatto co' miei flati ipocondriaci, e farei loro una medaglia se mi lasciassero in pace. Amatemi e credetemi.
     
     
     
      788
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 2 Dicembre 1754.
     
      Ricevo la vostra del 16 dello scorso mese con le fauste nuove della salute che costì si gode, preservativo assai efficace per la mia che si trova in statu quo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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