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      Io non voglio esser più avveduto della madre natura: ne ho sempre rispettate le sacrosante leggi: e non son più in età d'apprendere nuovi vizi e nuove virtù. Prima che prendere i vostri bagni m'adatterei (Dio mel perdoni) a vivere nel globo terracqueo stiacciato così agevolmente ne' poli da monsignor di Maupertuis. Ditemi che voi sarete in quei bagni, ed allora l'attrazione sarà efficace, ma ch'io vi immerga le mie pudiche membra è una proposizione disperata come la quadratura del circolo.
      La maestà fedelissima del re di Portogallo vuol che si rappresenti il mio Ezio nel nuovo suo teatro, ed io per suo ordine l'ho un poco scorciato e dotato d'un breve complimento nel fine che noi chiamiamo "licenza". Per così picciola cura, che non giunge alla graduazione di lavoro, mi ha fatto dono d'una argenteria che contiene quanto esige il bisogno ed il lusso di una tavola elegante. Pregate il Cielo che il re cristianissimo, in contrasegno di gradimento di qualche condescendenza delle mie muse, mi mandi un de' suoi cuochi, e poi venite a Vienna, e sarete da me servito in Apolline.
      Il reggimento Vasquez è divenuto Luzan con applauso comune. L'isolana racquista a gran passi ciò che avea perduto nell'entrar dell'inverno. Io abbraccio il mio generale e sono col solito tenero rispetto.
     
     
     
      806
     
      A GIOVANNI AMBROGIO MIGLIAVACCA - DRESDA
     
      Vienna 13 Gennaio 1755.
     
      La prontezza del vostro avviso d'esser giunto felicemente in Dresda ha secondata la mia sollecitudine, anche più inquieta del solito a cagione dell'orrido insolito freddo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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