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      Dal giorno della partenza da questa Corte del signor don Damaso de' Latre (che fu il dì 20 dello scorso dicembre) sino a quello della data dell'ultima vostra lettera corrono 35 giorni, onde io supponeva la nuova opera già nelle vostre mani: veggo che non v'era, e desidero che la tardanza non sia effetto di qualche incomodo del gentilissimo portatore. La stagione è stata così orribile, che naturalmente ne avrà tutta la colpa. S'egli si ritrova in Madrid all'arrivo di questa vi prego di confermargli la servitù mia e la perfetta mia stima e gratitudine.
      Conservatemi con tutta la cura la generosa parzialità del nostro veneratissimo monsignore Migazzi, della quale sono tanto geloso quanto superbo: riveritelo divotamente in mio nome, e procuratemi un poco del suo compatimento. Addio, caro gemello; abbiate cura di voi se volete averla del vostro.
     
     
     
      825
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 17 Marzo 1755.
     
      La vostra del primo del corrente contiene le invettive contro la carta, l'apologia del signor Damiani, le disposizioni per gli affari di Napoli, le notizie di una mia lettera al re di Portogallo, i saluti del padre Bianchi e la revisione della vostra operetta De lege regia. Ed io vi auguro carta eccellente; perdono in grazia vostra al signor Damiani, prego il Cielo che vi secondino gli affari di Napoli; ringrazio chi mi onora come autore d'una lettera che non ho scritta; rendo abbracci e riverenze al nostro padre Bianchi e sospiro l'apparizione della vostra operetta. Voi non mi parlate di salute, ed io interpreto il silenzio a seconda del desiderio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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