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      Dal corpo lucidissimo del medaglione, esprimente l'effigie de' due augustissimi regnanti, uscirà unicamente tutto il lume, che si diffonderà poi con artifiziosa degradazione in tutti gli oggetti dipinti.
      Quest'uso della luce, così poco comune in pittura, prestando a tutto il dipinto un aspetto di novità alletterà l'attenzione degli spettatori, farà distinguere la maestria dell'artefice nella difficile degradazione e negl'insoliti accidenti del lume, e conseguirà finalmente il principale de' due oggetti proposti, cioè quello di render visibile la sorgente de' benefici influssi da' quali e le scienze e le belle arti sono illuminate e promosse.
      Se approva l'A. V. reverendissima i miei pensieri, mi renderà superbo il suo voto; se si degna rettificarli, sarà mia ricompensa il profitto della correzione, e quando li rigetti del tutto, sarà sempre per me abbondante pregio dell'opera l'averle dimostrata la rispettosa rassegnazione, con la quale io sono.
     
     
     
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      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna io Aprile 1755.
     
      Grazie, amico carissimo, del prezioso acquisto che per mezzo vostro ho fatto della parzial propensione di cotesto stimabilissimo signor conte Alessandro Bogino, il ritratto del quale non meno ne' suoi sonetti che nella vostra lettera espresso, mi fa immaginar con diletto quale amabil composto risulti dall'accordo poco comune di tante invidiabili qualità. Assicuratelo della mia divota riconoscenza: offeritegli la sincera servitù mia: ditegli che dai leggiadri fiori che già il suo felice ingegno produce io misuro l'eccellenza de' frutti che produrrà: e non lasciate che alligni in così nobil terreno alcuno, quantunque picciolo, errore, se non se quello che seducendolo a favor del mio credito mi procura la sua amicizia.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Alessandro Bogino