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      Ora che sono un poco più illuminato eccomi a voi. Vi prego in primo luogo di render grazie a mio nome alla generosa signora generala La Mothe del prezioso dono che l'è piaciuto farmi del suo elixir, di cui sarò geloso custode per farne uso ove i casi se ne presentino: sospirando intanto le occasioni di contraccambiar la sua spontanea gentilezza con la mia ormai obbligata ubbidienza.
      Lo stesso ufficio ripeterete a mio nome al signor Gerbault per l'elegante suo e magnifico Lucrezio: del quale gli ho reso quel contraccambio che per me fin'ora si poteva; facendolo ammirare a gran parte di questo Ministero e nobiltà: ed inspirando così a qualcuno il desiderio d'averlo. Ora all'Ariosto.
      Il programma esige molto applauso, ma poco il prezzo. Il Tasso dell'Albrizzi è di pagine 507, i quattro tomi dell'Ariosto progettati ne avran 1440. Onde non giungeranno a far tre volumi eguali al Tasso. La sottoscrizione del Tasso era cinque zecchini: questa dell'Ariosto è poco men che sette per volume: onde la differenza sarà da meno di 15 a quasi 28, sbilancio considerabile, e che non può essere messo in equilibrio dal vantaggio che avrà forse un'edizione sull'altra. Con tutto ciò l'affare s'incammina più felicemente di quello che avrei sperato. L'augustissimo padrone ha condesceso a voler onorar del suo nome il numero de' sottoscriventi. Il conte di Kaunitz cancellier di Corte, il principe di Trauthson arcivescovo di Vienna ed altri l'hanno imitato: onde spero che una buona parte delle ricevute non ritorneranno a Parigi.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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