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      Nulla di meno la mancanza di soggetto si nasconde tanto quanto nella frequenza delle arie, nella leggiadria de' balli e nella magnificenza d'una macchina felicemente eseguita. Non è oziosa questa relazione. Altre volte vi ho veduto dubitare se dovevate trattar da parenti alcune composizioni sparse costì per mie figliuole; onde prevengo l'abbaglio che potreste per avventura prendere in questa, nella quale non ho altra parte che l'avere raffazzonato qualche verso scarmigliato.
      Addio. Divertitevi quanto potete; datemi presto buone nuove di Napoli, riamatemi e credetemi.
     
     
     
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      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 10 Luglio 1755.
     
      Dunque, riverita signora contessina, avete coraggiosamente intrapresa la cura di guarire un poeta del suo amor proprio? Io mi riderei d'ogn'altra medica, ma a voi che cosa è mai difficile? In fatti avete incominciato con tanto vigore che alla prima pozione che mi avete preparata, io sento già umiliata considerabilmente quella orgogliosa persuasione di trovarmi nell'ordine invidiabile de' vostri amici. E come più lusingarsene dopo un formal complimento pel giorno del mio nome? Questo mi avverte del luogo che mi avete destinato nell'animo vostro: e da quello degli amici mi rimanda al numeroso indifferente ordine dei conoscenti, fra i quali l'ozio, il costume, o l'adulazione tiene ancor su a forza di puntelli codesta ufficiosa superfluità. Pure, come l'ultima che si perde è la speranza, io mi lusingo ancora un poco, riverita signora contessina, che l'impaziente vostra amicizia abbia voluto valersi fin di questa volgare occasione per palesarsi.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Napoli Luglio