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      Riflette V. S. illustrissima molto prudentemente sulle future possibili vicende: ma queste sono infinite: né si dà prudenza umana che possa tutte prevederle: onde procede talvolta la nostra ruina da quei ripari medesimi che noi fabbrichiamo per la nostra sicurezza. Gli esempi sono innumerabili, e sarebbe superfluità il rammentargli. In questo stato d'inevitabile incertezza io stimo il miglior partito quello di non impazzar sul passato e soffrir valorosamente il presente, sperando sempre bene del futuro: così non si allungano i malanni con aspettargli: e non si avvelenano le contentezze con ternerle momentanee. Vada ella alimentando le mie con la continuazione dell'amor suo; e mi assicuri co' suoi comandi ch'ella non dubita della perfetta costantissima stima con cui sono.
     
     
     
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      AD ALESSANDRO VISCONTI - MILANO
     
      Vienna 28 Luglio 1755.
     
      Non posso senza rimorso d'usurpazione attribuirmi altro merito nell'aver servita la degnissima signora contessa sua consorte nel tempo della sua dimora in questa città se non quello d'averlo vivamente desiderato: onde i generosi sentimenti di V. S. illustrissima a mio riguardo sono gratuito dono, e non dovuto contraccambio: quando pure non voglia ella considerare in ragion di credito quell'interno rammarico ch'io ho dovuto provare in una occasione che mi ha purtroppo convinto della mia insufficienza. Se una volta il mio meditato viaggio d'Italia si riducesse ad effetto, sperarei che i replicati atti del mio rispetto renderebbero più palese la costante ossequiosissima stima, con la quale intanto mi sottoscrivo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Luglio Italia