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      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 23 Agosto 1755.
     
      L'obbligante esattezza con la quale la riverita mia signora contessina si č compiaciuta di riportarmi le risposte della signora contessa Cobentzl č uno de' soliti tratti della sua natural gentilezza, e le grazie vivissime ch'io gliene rendo sono una necessaria conseguenza della gratitudine che giustamente gliene professo. Mi sarei facilmente permesso l'ardire di continuarle una simile commissione: ma avendomi costato questa volta il ritardo d'una sua lettera, non ho coraggio d'imbarcarmi ad una spesa cosė sensibile.
      Intendo benissimo, gentilissima signora contessina, che voi mi sgridate sempre nelle vostre lettere, ma non intendo veramente per qual delitto. Non sarebbe mai questo per avventura il celebre ripiego de las moįas gallegas: que por no ser reņidas, riņen ellas? Ma qualunque sia il senso, o la cagione de' vostri rimproveri, mi obbligano sempre, ingiusti o giusti ch'ei siano, come argomenti della vostra parziale e delicata amicizia: la quale io vorrei meritare quanto desidero.
      Io non voglio andare esaminando, signora contessina amabilissima, quale sia stato il rimedio che vi ha restituita nell'ottimo stato di salute nel quale per bontā vostra (rendendo giustizia alle mie premure) mi assicurate di ritrovarvi al presente. Mi piace tanto l'effetto, che non mi lascia tempo per andarne investigando le cagioni: siano pollastri o ranocchi, io rispetto egualmente tutto quello che ha facoltā di farvi star bene. E mi fido nella vostra prudenza, che non trascurerā un rimedio sperimentato per conservarvi la ricuperata salute.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Agosto Cobentzl