Il ministro di Spagna mi pare un uomo di garbo. Si presenta con decenza, parla con giudizio, sa bastantemente il francese e l'italiano, è uomo colto nelle lettere, ha cortesi maniere, e non saprei come accordar le vostre relazioni co' miei prognostici intorno all'incontro ch'ei possa fare in questo paese. La sua moglie è una giovinetta piena di vivacità: ha di bellissimo gli occhi neri ed eloquenti: ma sopra di lei non ardisco profetizzare, perché non parla che il suo spagnuolo: ed il suo colorito e la sua fisonomia (benché non disprezzabili nel genere loro) han bisogno d'esser messe alla moda fra gl'intendenti del nostro clima.
      Abbracciate teneramente per me il mio caro tenente maresciallo, ed abbiatene cura. V'è gran carestia de' suoi pari: oh Dio, riveritissima signora contessina, questa è una verità della quale si fa ogni giorno dolorosa esperienza: e più che si vive più si concepisce disprezzo della nostra specie.
      Non vi dimenticate di riverire a mio nome il degnissimo generale Harrsch, conservatevi, e conservate a me il sospirato vantaggio della vostra amicizia, sicura d'esser perfettamente corrisposta dal vostro.
     
     
     
      877
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 25 Agosto 1755.
     
      Napoli fa tutti i suoi sforzi per farmi rinnegar la pazienza, ma non gli riuscirà. Non concurrimus, non concurrimus. La gratissima vostra del 9 del corrente si rimette all'ordinario venturo, e mi rimetto ancor io pacificamente.
      Ricevo in questa settimana il bilancetto del signor d'Argenvillières secondo il quale io rimango creditore della sua cassa a tutto giugno dell'anno corrente in scudi ottocento sessantadue e baiocchi 75 e 1/2,: dico scudi 862, 75 1/2: aggiungete a questi uno scudo e bai.