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      881
     
      A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
     
      Vienna 1 Settembre 1755.
     
      Risposi l'ordinario scorso alla carissima vostra assicurandovi che il bilancetto de' nostri conti sino a tutto giugno conveniva perfettamente con le mie memorie: onde io mi ritrovava creditore della vostra cassa in scudi ottocentosessantadue e baiocchi settantacinque e mezzo. Replico oggi lo stesso senza trascurare i miei rendimenti di grazie per la vostra diligenza.
      Quando vi giungerà la presente sarete disingannato della mia eloquenza spagnuola, che ha fatto il primo tentativo nella risposta che avete ricevuta, ed alla quale è mancato anche il soccorso di qualche perito che la correggesse: almen vi avrà divertito: e questo per me non è leggiero pregio dell'opera. Per altro sappiate ch'io non mi son mai proposto di divenir parlatore o scrittore spagnuolo: ho creduto ben obbligo mio di conoscere il teatro di qualunque nazione ne' suoi originali, per quanto mi è stato possibile: ma questa cura non conduce sin dove voi mi supponete arrivato. Voi sapete quanto vi deggio, onde argomentate a qual segno io sono.
     
     
     
      882
     
      ALLA CONTESSA DI COBENTZL - GORIZIA
     
      Vienna 3 Settembre 1755.
     
      La vostra obbligante cura, veneratissima signora contessina, nel procurarmi il noto libro, non è tratto di quelle filosofica indolenza che mi avrebbe lasciato ignorar la notizie e del vostro viaggio e del vostro arrivo in Gorizia, se le mie premure non avessero supplito al vostro silenzio. Il più prezioso del dono che vi piace di farmi è la vostra gentil memoria: onde non vi affannate nell'inchista del portatore.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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