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      Addio, caro amico: la posta mi opprime, vi abbraccio per prender forza e sono.
     
     
     
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      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
     
      Vienna 17 Ottobre 1755.
     
      Ieri da questo degnissimo ministro di Spagna fui veramente sorpreso col superbo, ricco, elegante, ingegnoso e magnifico dono, di cui per mani a me sì care come le vostre è piaciuto a cotesto adorabile monarca di onorarmi nel tempo istesso e di beneficarmi, non conservando altra proporzione nel dono che quella della sua sola grandezza. Quando ancora mi potesse rimaner nel cuore il desiderio d'altra ricompensa delle mie fatiche, dopo quella del reale clementissimo gradimento, che tutto intieramente lo riempie, voi sapete da quante grazie benefiche era stato prevenuto l'ultimo componimento che vi trasmisi; onde immaginatevi come mi abbia scosso una non attesa munificenza, che l'avrebbe fatto anche aspettata. Ah! voi, gemello carissimo, voi alla tenera amicizia di cui sono certamente debitore della benigna indulgenza con la quale riguarda le deboli mie produzioni cotesto illuminatissimo monarca, cercate voi un fortunato momento per fargli presente la confusione e la contentezza del grato animo mio, ripieno di quegli affetti che l'animo vostro conosce per prova, e che non si contentano di restar fra i limiti della profonda sommissione, ma aggiungono a quella qualche cosa di più vivo, senza che se ne risenta la riverenza e il rispetto.
      Addio, gemello amatissimo; non mi lascia oggi esser lungo il concorso degli amici che accorrono ad ammirare nel dono il mio benefico donatore, e non mi permettono neppur lo sfogo d'esaltarne la generosità perché tutti mi prevengono con quegli elogi, che gli sono da me a così gran ragione dovuti.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Ottobre Spagna