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      Ciò ch'egli ha fatto e sta facendo in questa fatale circostanza parrebbe immaginazione poetica, s'io l'attribuissi al mio Tito o al mio Alessandro. Queste sono azioni, caro gemello, che onorano tutta l'umanità. Felice chi è destinato dal Cielo per istrumento di tanta gloria a tutta la nostra spezie!
      E fra tanti e così tragici avvenimenti, non han ricusato i vostri adorabili sovrani di prestar l'orecchio agli umili sentimenti della grata mia sommissione? Oh clemenza! Oh benignità senza pari! Ed han commendata la mia discretezza nel contentarmi delle profuse loro beneficenze! Ah, gemello carissimo, se la mia è stata discretezza, disfido tutta la potenza de' grandi vostri monarchi a trovare un indiscreto fra tutti i viventi.
      Venero le giuste risoluzioni del vostro pio sovrano nell'aver sospesa l'esecuzione delle preparate feste. Il pensiero è ben degno della mente che l'ha prodotto.
      Quando il favore del Cielo rasserenato vi permetterà di pensar più lietamente, fate tutto ciò che a voi piace per accompagnar d'ornamenti corrispondenti il nuovo dramma. Non può essere confidato a mani più amiche e più esperte che le vostre. Venga l'Egizio sopra un carro o sopra un elefante, so che lo farete venire degnamente, e che sarà vostra cura l'ottener che la comparsa abbia tutta quell'aria di fasto barbaro, ch'io mi sono immaginato scrivendo.
      Prima di finire convien ch'io vi faccia una confessione. Io sono stato lungo tempo generoso di tabacco a vostre spese. Tutta la nobiltà dilettante mi fa corte in grazia vostra, ed il mio tabacco ha usurpato il vostro nome.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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