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      Se voi poteste immaginarvi quanta parte io prendo nelle circostanze del vostro stato, intendereste la ragione che lui rende debole consolatore. Addio, caro Pasquini, nella mia franchezza riconoscete che la mia amicizia non ha nascondigli per voi. Conservatevi, riamatemi, e credetemi costantemente.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 26 Gennaio 1756.
     
      Rispondo alla vostra del 7 del cadente, la quale a dispetto delle cattive strade ha fatto assai regolarmente la sua corsa. Mi dispiace che la persecuzione catarrale prenda ad esercitare tutta la famiglia. Ma non mi vado lusingando ch'ella sia cessata mentre scrivo. È dura condizione il doverne attendere così lunga la confermazione.
      Sappiate per vostra regola, e per nostro rossore, che quel giovane conte N., che ci avete mandato per onorare la nostra patria, passa qui per giuocator di vantaggio. Il rumore è già nei tribunali e nell'alto Ministero. Io non tratto seco, ma per impulso di carità l'ho fatto avvertire per altro mezzo che cambi meridiano il più sollecitamente che sia possibile, perché ogni momento temo che o egli o alcuno de' suoi discreditati colleghi cada nel laccio, che si tende loro da qualche giorno. Guardatevi di far parola di questa notizia con chicchessia, e, men che con ogni altro, con le genti di casa nostra. Ma valetevene per evitare destramente qualunque consuetudine con tal sorta di gente. In somma son tentato, a dispetto della fisica moderna, a stabilir la massima antica che tutt'i funghi nascono ex putri.
      A proposito di funghi, è capitato qui da Baviera un abate curiale romano.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Pasquini Gennaio Ministero Baviera